Casi di botulismo in alcuni allevamenti delle province di Parma e Piacenza.

Gli allevatori interessati potranno vaccinare il loro bestiame

24/08/2020

 Nelle ultime settimane, in diverse zone delle province di Parma e Piacenza, e più segnatamente nei comuni di Fidenza, Fontanellato, Busseto, Polesine, Zibello, Parma  e nelle zone limitrofe ai fiumi Ongina e Arda, in alcuni allevamenti di bovini sono stati registrati casi di botulismo, malattia che provoca una grave sindrome neuro-paralitica con esiti spesso letali sia per l’uomo che per gli animali. È stato infatti calcolato che negli allevamenti colpiti la mortalità può raggiungere tra il bestiame colpito anche punte del 27%, con una media che oscilla in genere intorno al 13%.

Alla luce della situazione epidemiologica che si è manifestata negli allevamenti bovini delle province citate e del numero di animali morti a seguito della tossina botulinica, l’Asl di Parma ha chiesto un parere tecnico-scientifico all’Ufficio Sorveglianza Epidemiologica dell’Emilia Romagna (SEER) per valutare la possibilità di utilizzare un vaccino stabulogeno negli allevamenti presenti nell’area a rischio che ne faranno richiesta.  A stretto giro il SEER ha espresso parere favorevole e quindi gli allevatori interessati potranno vaccinare i loro animali.

Comprendendo la gravità della situazione e ponendosi come sempre al servizio dei suoi associati, ARAER si fa carico di raccogliere le adesioni da parte degli allevatori che intendono procedere con il vaccino prodotto dall’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, ai quali ARAER comunicherà l’elenco degli allevatori interessati  alla scadenza del 15 settembre prossimo per permettere ai medesimi Istituti di procedere con la produzione delle dosi necessarie, non prima però di avere ottenuto il via libera da parte del ministero della Salute per l’utilizzo in deroga del vaccino. Il costo della vaccinazione (5,70euro/dose, sono necessarie due dosi per capo/ “richiamo”) sarà a carico dell’allevatore e l’inoculo dovrà essere effettuato dal veterinario aziendale: la seconda delle due somministrazioni previste deve essere effettuata  a distanza di 4 settimane dalla prima.

Per rispettare la scadenza prevista dagli Istituti zooprofilattici sperimentali, gli allevatori interessati dovranno far pervenire ad ARAER la loro richiesta entro e non oltre il 10 settembre prossimo attraverso l’invio di una mail indirizzata agli uffici provinciali dell’Associazione.

Nella mail il titolare dell’azienda dovrà indicare chiaramente la volontà di aderire alla campagna vaccinale, il codice aziendale attribuito dal Servizio veterinario e il numero di capi con età superiore ai sei mesi che intende vaccinare.