L’Associazione Regionale Allevatori degli Allevatori dell’Emilia Romagna - A.R.A.E.R.- è un ente senza scopo di lucro legalmente costituito in data 17 Dicembre 1971 e con personalità giuridica riconosciuta con D.P.G.R. Regione Emilia Romagna n. 556. L’A.R.A.E.R. è una organizzazione di primo livello, con adesione diretta degli Allevatori , senza distinzione di specie e razza di animali allevati e di specializzazione produttiva. Si articola in Sezioni Provinciali le quali assumeranno la denominazione “Sezioni Provinciali Allevatori (SPA)” L’A.R.A.E.R. rappresenta, nell’ambito delle attività istituzionali dalla stessa svolte ai sensi della legge 15 gennaio 1991 n.30, la categoria delle persone e delle imprese titolari di aziende tenutarie di animali da allevamento. Essa si propone di attuare tutte le iniziative che possono utilmente contribuire ad un più rapido miglioramento genetico del bestiame allevato e ad una più efficiente valorizzazione del bestiame stesso. Per il raggiungimento delle proprie finalità l’A.R.A.E.R., nell’ambito regionale, tra l’altro può:
Attività Istituzionali
La caratteristica che contraddistingue la produzione zootecnica dell’Emilia Romagna nel panorama nazionale è quella dei prodotti tipici di qualità: Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gran Suino padano, Vitellone bianco dell’appennino centrale (Romagnola), prosciutto di Parma, di Modena, culatello e salumi vari). Questa zootecnia regionale per i prodotti tipici di qualità fa riferimento in larga prevalenza alle aziende iscritte alle associazioni provinciali allevatori. Ad esempio, nel comparto latte, le vacche iscritte al libro genealogico superano le 240.000 unità, pari al 70% del patrimonio complessivo regionale, mentre sono oltre 2.200 gli allevamenti da latte sistematicamente controllati. Nel settore bovini da carne, la percentuale di vacche iscritte di razza Romagnola sfiora il 100%. Il ruolo esercitato dal Sistema con la gestione del L.G. e dei controlli funzionali ha fortemente contribuito a far crescere le nostre aziende, (sul piano sia qualitativo che quantitativo) ed ha consentito alla zootecnia regionale nel suo complesso di trarne benefici di rilevante entità. L’esempio più significativo è il comparto bovino da latte in cui l’attività dei capi sottoposti ai controlli funzionali sono raddoppiati dal 1980 al 2011 con un aumento produttivo medio passato da kg. 5.215 degli anni ottanta agli attuali kg.8.499.
Il Laboratorio Regionale garantisce un’ampia gamma di servizi rivolti a tutti coloro che operano nel settore zootecnico Emiliano Romagnolo e risponde a problematiche inerenti la qualità, la tipicità, rintracciabilità igiene sanitaria e quindi la sicurezza alimentare del prodotto, nonché il benessere degli animali e la salvaguardia del territorio. Il laboratorio ARA di Reggio Emilia serve tutto il territorio regionale ed occupa, in termini di mole di lavoro per le attività istituzionali (controlli funzionali per monitorare la produzione quantitativa e qualitativa delle bovine da latte iscritte ai libri genealogici), il secondo posto a livello nazionale dopo la Lombardia. Presso la sede di Reggio Emilia vengono analizzati in media 6.000 campioni di latte al giorno (grasso, proteine, lattosio, cellule somatiche, urea), CBT, per un totale di 1,5 milioni di analisi annue. Vengono svolte anche analisi per la qualità del latte, alimenti zootecnici,varianti genetiche per la caseina reale nel latte, parametro che interessa soprattutto agli allevatori del parmigiano reggiano.
Fin dagli anni ottanta l’organizzazione degli allevatori si è occupata di assistenza tecnica alle aziende zootecniche. Dapprima con il Piano nazionale di lotta all’ipofecondità bovina, ovina, suina e di seguito con il Piano Qualità delle Produzioni per giungere all’attuale “Catalogo Verde” attraverso il quale vengono fornite consulenze tecniche e informazioni a supporto delle aziende zootecniche per migliorarne il manegement e quindi il reddito. Il gruppo ei tecnici opera sulle diverse specie allevate, dai bovini da latte e carne, ai suini agli ovicaprini. |